ANDATE DUNQUE E FATE DISCEPOLI TUTTI I POPOLI
Nessuna comunità cristiana può considerare il Vangelo di Gesù un tesoro da custodire in modo geloso, solo per sé. Se la fede dei cristiani non si fa missionaria, rischia di essere falsa. I discepoli di Gesù dovevano andare innanzi a lui in ogni città e luogo per preparargli la strada (cf Lc 10,1-16). L’essere missionari è per i cristiani e per la Chiesa un impegno preciso, fonte di vitalità e di crescita.
Credere in Gesù il Cristo è sempre un inserirsi nelle vicende della vita, un morire a se stessi, un donarsi a tutti. Per questo la fede comporta necessariamente un atteggiamento missionario.
Alla luce degli insegnamenti del Concilio Vaticano II, nella Chiesa è diventata più viva la coscienza missionaria (leggi Concilio Vaticano II, l’attività missionaria, n. 2). In molte diocesi e parrocchie si sono costituiti centri e movimenti di spiritualità e animazione missionaria.
Ogni anno l’intero mese di ottobre è dedicato al problema delle missioni ed ha il suo punto di convergenza nella Giornata missionaria mondiale.
Tra le Chiese delle varie nazioni si è rinnovata una maggiore collaborazione, uno scambio di forze e di amore: missionari, preti, religiosi e laici, impegni di carità e solidarietà, confronti di esperienze diverse, esprimono la varietà e la ricchezza della missione della Chiesa oggi nel mondo.
La Chiesa nasce missionaria ed è missionaria per vocazione.Gli orizzonti della Chiesa sono gli orizzonti del mondo intero. La Chiesa è missionaria, perché in tutto il mondo gli uomini conoscano la salvezza di Cristo e benedicano Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo.
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